The Lotta negli abissi marini for free: una sfida tra uomini e mostri marini
- kelsi0wzozibert
- Aug 17, 2023
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Dopo una breve riflessione, decise di entrare in competizione con quei grandi nelle immersioni in apnea e si impegnò per divenire l'uomo capace di scendere più in profondità negli abissi marini. Nel 1960 coronò il suo sogno toccando -45 metri e battendo il brasiliano Amerigo Santarelli, il quale, nel settembre dello stesso anno, si riappropriò del titolo raggiungendo i -46 metri; il primato durò poco perché già in novembre Maiorca raggiunse i -49 metri.[1] Avrebbe migliorato quel record numerose volte negli anni successivi fino al 1988, anno in cui abbandonò l'apnea.
Si guardarono negli occhi leali sorridendo,emuli e fratelli. La loro fraternità vigeva giàdalla prima giovinezza, nata sul ponte d'unanave da guerra, nei primi anni del servizio,quando a ogni primavera credevano essi venutoalfine il tempo di puntare i cannoni delletorri corazzate contro un bersaglio che nonfosse quello delle gare di tiro nella rada diGaeta. S'era cementata nell'inferno dei battellisottomarini, entro il chiuso scafo ove non èper l'uomo altro posto che il posto di manovrao di combattimento, tra i fumi dell'olio bruciato,tra i vapori della benzina, tra i miscugli[72]d'idrogeno e d'ossigeno svolti dagli accumulatorielettrici, nel pericolo assiduo delloscoppio, nella tenebra improvvisa causata dalcorto circuito, nella lotta costante dell'attenzionecontro il tossico sonnifero dell'anidridecarbonica, nel silenzio sostenuto per ore lunghecome giorni con l'occhio fiso ai quadrantiindicatori, con l'orecchio teso al linguaggiometallico degli apparecchi di misura e di governo.Ben quivi entrambi avevano cominciatoad acquistare il senso della terza dimensionemanovrando i timoni orizzontali e correggendoper innumerevoli esperienze l'instabilità nelverso dell'asse, che a ogni più lieve causa drizzalo scafo per prua fuori dell'acqua o lo piegaa dar di becco nel fondo.
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Entrambe, oscure l'una per l'altra, sentivanosoffrire le loro voci come si sente soffrire unamano bruciata, una caviglia distorta. Chiusenella dissimulazione, caute, si palpavano conle loro voci come con qualcosa di dolente acui ogni più lieve tocco sia un urto che l'offendae strazii. Dall'ora di Mantova, separate all'improvvisoper uno di quei piccoli fatti che sonocome un colpo di cesoie in un filo teso, sispiavano, si esploravano. Sotto le apparenzedella loro vita comune covavano i loro istintidi dolore, di menzogna e di lotta, l'una facendosiforte della pazienza terribile ch'era in fondoalla sua furia vitale, l'altra consumandosi neglieccessi nelle contraddizioni nei languori della[120]sua verginità sospesa fra tanta inconsapevolezzae tanto conoscimento. Talvolta una bontà subitaneale ammolliva; e le assaliva un bisognoquasi carnale di stringersi l'una contro l'altra,di schiacciare fra l'uno e l'altro petto la penainconfessata. Strette, mute, rievocavano intornoalle loro anime il torpore delle loro culle, ilcalore della protezione materna, lungamente immobilicome il malato che teme di risvegliarelo spasimo assopito; ma sentivano a poco apoco nel silenzio riformarsi, con la materiastessa delle vene delle ossa dei polmoni delcuore fusa in una massa cieca, riformarsi edilatarsi quel che le faceva soffrire e nascondere.
Un'opera che invita il lettore a tuffarsi nello splendido mondo sommerso degli oceani. Dall'infinitamente piccolo del plancton alla maestosa imponenza delle balene, le immagini e illustrazioni svelano la vita silenziosa che si svolge da milioni di anni lungo le barriere coralline, sotto le mangrovie che popolano le coste tropicali e sul fondo degli enigmatici abissi marini, ultimi territori inesplorati del pianeta. Il libro è stato realizzato in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Londra che ospita una collezione di oltre 80 milioni di esemplari. 2ff7e9595c
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